Cos'è la FormulaE per un fotografo.

Mi alletta sempre affrontare la sfida di lavorare su un circuito, perché ogni volta è diverso, così come le condizioni meteo.

Trovo interessante l'andare a cercare e studiare zone migliori per scattare, l'essere avvolto dal rumore e dall’adrenalina che permeano questo mondo. E’ un sogno, soprattutto per un fotografo.

La preparazione per un G.P. inizia da giovedì, con l'arrivo al circuito per ritirare gli schemi della pista e dei punti dedicati per foto e riprese, poi si accede alla Sala Stampa alla ricerca della postazione più comoda per lavorare e accaparrarsi l'armadietto per depositare l'attrezzatura che sarà necessaria nel weekend; una volta stabilite le connessioni alle reti elettriche e wireless, si agguanta la reflex e si va in giro per il tracciato a "studiare", a salutare lo staff della sicurezza che spesso ci sopporta e ci supporta.

Dal venerdì alla domenica i turni di prove libere e qualifiche ci mettono sotto pressione, alternando sessioni fotografiche a sedute in sala per la selezione e la post produzione delle immagini da condividere in tempi ristretti. Le testate giornalistiche di grosso calibro si organizzano per fare arrivare in sala stampa le schede di memoria con le foto anche durante lo svolgimento delle prove libere, delle qualifiche e della gara, al fine di rendere disponibili immagini alle proprie redazioni.

La domenica tutto gira al doppio della velocità, ognuno dà il massimo nel suo settore, non si può sbagliare, nelle sezioni dedicate, a bordo pista, occorre fare attenzione alle inquadrature, i tempi, al ripararsi dai detriti che vengono sparati via dalle gomme. E' adrenalina nel vero senso della parola!

A fine gara, dopo i festeggiamenti di rito, mi godo la calma della sala stampa, tornata tranquilla, meno affollata, un luogo comodo e tranquillo per selezionare e lavorare quelle altre foto che pubblicherò nei giorni a seguire.